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Volevo Dirti Che...

  • Immagine del redattore: Sirtao
    Sirtao
  • 16 feb 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

🇮🇹

Che altro sono?

Un tamburo afono,

finché sfiori la mia pelle,

e fai del mio silenzio

il tuo tam tam.

🇬🇧

What else am I?

An aphonic drum,

until you touch my skin,

and make my silence

your tam tam.

🇪🇸

¿Qué soy?

Un tambor ronco,

hasta que tocas mi piel,

y haces de mi silencio

tu tam tam tam.

🇫🇷

Qu’est-ce que je suis ?

Un tambour enroué,

jusqu’à ce que tu touches ma peau,

et fais de mon silence

ton tam tam.



5 Comments


Gianni Cortellessa
Gianni Cortellessa
Feb 16, 2020

Straordinarie parole nel tuo commento Sir♥️tao 💖💖

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Sirtao
Sirtao
Feb 16, 2020

Carissimo (A)micheTTo, per quanto possa sembrare un paradosso, il vuoto pesa. Pesa a chiunque, fuorché al tamburo, in cui diventa cassa di risonanza di ciò da cui è “colpito”. Colpire è diverso da percuotere: è un verbo assolto dalla colpa di voler ferire. Ad esempio, un bersaglio è colpito da chi è stato all’altezza di andare a segno e di fare centro. Io sono convinta che siamo distratti dal frastuono di tanti rumori e che il solo suono che resta impresso, è la voce di quelle parole di cui rimane l’eco. Un (A)bbraccio che profumi di giacinto, tra i pochi fiori che l’inverno sa far fiorire...

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Sirtao
Sirtao
Feb 16, 2020

L’aspetto più affascinante del tamburo, caro Gianni, è la sua capacità di scandire il ritmo. I nostri respiri obbediscono ai battiti: siamo fatti di affanni e di apnee e il nostro sangue danza nelle vene, conosce i moti tumultuosi di ciò che ci fa sussultare e la quiete di quando il cuore è in bonaccia. Di tutto questo, il tamburo che siamo, sa solo che la bacchetta che lo percuote, è magica. Un affettuoso abbraccio a te e a Cecilia...

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max.marigliani
Feb 16, 2020

Sai che il (T)amburo è l'unico strumento che so suonare? Anzi, a dir la verità, è lui che suona per me. Lo tengo al centro d'una stanza dedicata. Certe volte mi ci chiudo dentro e passo il tempo migliore a contemplarlo, come fosse il dono più grande; perché la (G)randezza è funzione dell'(I)mportanza di chi te ne fa dono. Muovo le dita come il più dotato dei pianisti, lo vedo deformarsi sotto le mie mani, baciarne i polpastrelli e accarezzare quell'aria che in note suadenti m'arriverà ai timpani.

Perché proprio come avvenne con arco e Odisseo, così quel tamburo più non tacque, allorquando gli (A)rcheTTi giacché eletti, eruditi e figli del privilegio, seppero tenderne la pelle.


Ti auguro una splendida…

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Gianni Cortellessa
Gianni Cortellessa
Feb 16, 2020

Buongiorno Sir♥️tao grazie mille per la tua bellissima frase e per la foto che la accompagna. Cosa dire del tamburo, che è uno strumento fragile, che il suo suono è anche richiamo degli animali della Savana, infatti come sentono ritmo di tamburo gli animali che vivono di caccia, partonona gran galoppo, dei poveri di turno 😁😁😁 gazzelle, zebre, ecc, come al solito del resto. Inoltre esso è alla base dei complessi musicali, assieme ai piatti della batteria, collaborano in primis, al ritmo della musica. Ciò che dici tu, è anche vero, noi siamo come la pelle del tamburo, delicati, se prendiamo brutti colpi, la nostra pelle si rompe, ed esse possono essere ferite morali o materiali, qui hai usato la parola tamburo…

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