Volevo Dirti Che...
- Sirtao
- 22 gen 2020
- Tempo di lettura: 1 min
🇮🇹 Siamo le gambe di un compasso.
Tu, quella ferma
nella convinzione
che possiamo stare in piedi
soltanto insieme.
Io quella che,
per quanto barcolli,
sa solo orbitare
intorno al tuo raggio.
🇬🇧
We are the legs
of a compass.
You, that fixed, think
that we can only stand together.
I, the one who,
as I can stagger,
only orbit
around your ray.
🇪🇸
Somos las piernas de una brújula.
Tú, la que está quieta, piensas
que sólo podemos ponerse de pie
si somos juntos.
Yo soy la que,
incluso si me tambaleo,
solo sabe orbitar
alrededor de tu radio.
🇫🇷
Nous sommes les jambes d’un compas.
Toi, la jambe ferme, tu crois
qu’on ne tient debout que si on est unis.
Moi, la jambe
qui vacille,
je ne sais que tourner
autour de ton rayon.
Mio caro (A)micheTTo, il compasso, in un certo qual modo, fa ragionare sull’importanza di essere autosufficienti, perché dipendere da qualcuno può significare commettere un azzardo. Mi è, però, più difficile pensare che l’autosufficienza legittimi l’idea di poter bastare a se stessi. E forse è proprio questo l’aspetto intrigante di un compasso: che le sue gambeTTe assolvano a funzioni diverse e complementari e svolgano un compito proprio nella necessità di stare (I)nsieme. Nel dubbio di quanti siano i radianti, (T)i (A)bbraccio ad angolo giro.😄
Carissimo Gianni, pensi che potrei sciupare l’atmosfera soffusa con una battuta di spirito? Allora, se mi “cerchi”, usa il compasso.😂 Oggi siamo alle prese con le proiezioni ortogonali. Quando ancora indossavo il grembiule, cercavo invano una quadra disegnando un cerchio. Ad oggi, di quella circonferenza, a me importa solo chi è il centro. Un forte abbraccio a te e a Cecilia.
Mi sono sempre piaciute le tue analogie. Questa, poi, è davvero sublime. Le gambe d'un compasso sembrano perfettamente identiche se osservate da lontano: è quando t'avvicini e le vedi all'opera che t'accorgi di quanto, nella diversità dei compiti, siano indispensabili l'una all'altra. C'è quella che per forza di cose deve essere la più solida, pesante e che punta il piede per terra perché l'altra, leggiadra e flessibile possa muoversi e lasciare traccia. Anche allontanarsi, se necessario al disegno, ma senza volersene mai liberare. Perché anche la grafite più smaliziata, ha bisogno del suo punto d'appoggio.
Ti lascio il mio (A)bbraccio in radianti (A)micheTTa mia cara, certo che me lo renderai in gradi... ;-) ;-)
Buongiorno Sir🌹tao Che bellissima frase, carissima, il massimo della fiducia poggia, sulla persona del tuo cuore, la, dove trovi fermo appoggio e fiducia piena, grandioso messaggio di dichiarato amore, insieme nella sfera della terra, per disegnare il nostro mondo, il nuovo mondo, di pace e di amore. Oggi dimentichiamo le nefaste del mondo e i nostri problemi, godiamoci, inebriamoci di questo profumo, uscito dalla tua frase, Sir🌹tao, grazie mille, un forte abbraccio da Gianni e Cecilia 😘😘😘♥️♥️♥️