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Volevo Dirti Che...

  • Immagine del redattore: Sirtao
    Sirtao
  • 16 dic 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 18 dic 2019

🇮🇹

Sapevo che il mio orologio

aveva un difetto di fabbrica,‬

‪dalla lunghezza ‬delle lancette: ‬

‪breve quella di un’ora con te,‬

‪lunga quella di un minuto senza te.‬

🇬🇧

I knew my watch

had a factory defect,

from the length of the hands:

short one hour with you,

long one minute without you.

🇪🇸

Conocía mi reloj

tenía un defecto de fábrica,

de la longitud de las manos:

Corta la de una hora contigo,

larga la de un minuto sin ti.

🇫🇷

Je savais que ma montre

avait un défaut d'usine,

de la longueur des aiguilles:

petite une heure avec toi,

long une minute sans toi.



4 comentarios


Sirtao
Sirtao
16 dic 2019

Carissimo Gianni, conosco la canzone di cui parli☺️: parafrasa egregiamente la necessità di avere accanto chi è importante, fino a giungere persino ad accampare il diritto di possederlo con quel “Sei mia! Sei mia!”. Il che è solo un miraggio, perché è chi si accampa in pianta stabile nei tuoi pensieri a possederti. Un abbraccio affettuoso a te e a Cecilia!🤗

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Sirtao
Sirtao
16 dic 2019

Mio Carissimo (A)micheTTo Massimiliano, certe lancette fanno rumore perché sono mosse da un meccanismo che è dentro e che obbedisce solo agli ingranaggi per cui l’orologio batte. Quel perno, con un nome e un cognome, diventa un baricentro inamovibile: spostarlo comporterebbe smontare l’orologio. La grandezza che governa la legge di cui parli, è la stessa per cui la volpe domanda al Piccolo Principe di essere addomesticata e il permesso di addomesticarlo per potersi reciprocamente appartenere: “Se tu mi addomestichi, nella mia vita ci sarà un sole. Riconoscerò un rumore di passi che sarà differente da qualsiasi altro. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra, il tuo mi chiamerà fuori dalla tana, come una musica. Tu sarai per me unico al…

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Gianni Cortellessa
Gianni Cortellessa
16 dic 2019

Buongiorno Sir - tao. Bellissima la frase di oggi, entrano in ballo i veri sentimenti. Ciò che si legge allarga il cuore. Conosci la canzone. IO CHE NON VIVO PIÙ DI UN ORA SENZA TE, COME POSSO STARE UNA. VITA SENZA TE, SEI MIA, SEI MIA......... Credo che solo questa canzone commenti tutta la tua frase, il vivere, il vero vivere è vivere accanto al tuo lui. Non ci sono mezzi termini, conoscere o no l'orologio, il difetto di fabbrica, porta tutto su un unico binario. Ok, come dici tu, Sir-tao, l'orologio è ingiusto, quando ti toglie, ciò che tu non vuoi, ma è il nostro, cuore che deve saper aspettare e deve saper amare, con la buona volontà e pazienza, anche l'orologio…

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max.marigliani
16 dic 2019

Certe lanceTTe sono proprio come certi silenzi: sanno fare tanto rumore. Quando una persona e un'anima ci stanno a cuore il tempo non è più una variabile indipendente, ma dipende da una legge tutta sua ed è funzione di un'altra grandezza, che io chiamerei (B)isogno. Sai che questa è una funzione (monotòna strettamente crescente) che potrei addirittura formalizzare simbolicamente? ;-) ;-)


Vedi (A)micheTTa cara, io la penso così: quando (Q)ualcosa di (I)mportante si fa (B)isogno, il trascorrere del tempo incide sullo stato d'animo e pure pesantemente, a volte. Il desiderio sarebbe quello di cristallizzarlo negli istanti di (F)usione, e polverizzarlo poi, in quella camera che oscura è propria dell'assenza.


Ti lascio in compagnia del mio (A)bbraccioTTo polverizzatore! :-)

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