Volevo Dirti Che...
- Sirtao
- 31 dic 2019
- Tempo di lettura: 1 min
🇮🇹
La differenza
tra speranza e aspettativa
consiste nel coltivare un campo
senza aver demandato ad altri
il compito di ararlo.
Finché le fraintendiamo,
aspettiamo invano un raccolto,
incolpando un calendario
di averci deluso.
🇬🇧
The difference between
hope and expectation
consists in cultivating a field
without having entrusted to others
the task of plowing it.
Until we misunderstand them,
we wait in vain for a harvest,
blaming a calendar
to have disappointed us.
🇪🇸
La diferencia
entre esperanza y expectativa
es cultivar un campo
sin haber delegado a otros
la tarea de ararlo.
Mientras las malinterpretemos,
en vano esperamos una cosecha,
culpando a un calendario
por habernos decepcionado.
🇫🇷
La différence entre
l’espoir et l’attente
consiste à cultiver un champ
sans avoir laissé à d’autres
le soin de le labourer.
Jusqu’à ce que nous les comprenions mal, nous attendons en vain une récolte,
accusant un calendrier
de nous avoir déçus.
Il rischio di ambire alle aspettative, sulla scorta di quanto entrambi pensiamo, è il dover constatare quanto inevitabilmente si assottiglino: dapprima erano 365 quanto i giorni, poi solo più 12 come le pagine del calendario appese alla parete, infine si tirano le somme e la sola aspettativa per domani è di aver approvato il bilancio di oggi. Io lo approvo senza eccezioni, soprattutto l’(A)bbraccioTTo di San Silvestro del mio (A)micheTTo, che mi fa sentire tanto (T)itti!
L'aspettativa richiede sempre, in una qualche maniera, il contributo di qualcun altro. Che può o non può esserci, e certe volte per motivi tutt'altro che banali. Ecco perché l'aspettativa, per me, non è (quasi) mai un buon affare. Nella speranza, invece, posso essere davvero me stesso: senza domandare permesso a nessuno. Desiderare e curare ciò che per me è (V)itale. Ci sono (C)ose così (P)reziose che coltiverei e coltivo per il solo (D)ono di poter mettere mano a (Q)uel terreno, figlio del privilegio.
Ti lascio il mio (A)bbraccioTTo di San Silvestro, ch'è (per gli (A)micheTTi) pure il primo.