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Volevo Dirti Che...

  • Immagine del redattore: Sirtao
    Sirtao
  • 29 nov 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 15 dic 2020

‪🇮🇪 È un taccuino la mia pelle:‬ sulle sue pagine c’è ‬ un livido che soffre ancora,‬ l’imprudenza di alcune bruciature‬ e, in braille, la pelle d’oca ‬ di qualche carezza.


🇬🇧

My skin is a notebook:

on its pages there is

a bruise that still suffers,

the imprudence of some burns

and, in Braille, goose bumps

of some caress.


🇪🇸

Mi piel es un cuaderno:  en sus páginas hay  un hematoma que aún sufre,

la imprudencia de algunas quemaduras

y, en braille, los escalofríos

de algunas caricias.


🇫🇷

Ma peau est un cahier:  dans ses pages il y a  une ecchymose qui souffre encore,

l'imprudence de quelques brûlures

et, en braille, les frissons

de quelques caresses.


🇩🇪

Meine Haut ist ein Notizbuch:

Auf seinen Seiten gibt es einen blauen Fleck, der immer noch leidet,

die Unvorsichtigkeit einiger Verbrennungen und in Blindenschrift

die Gänsehaut einiger Liebkosen.



2 Comments


Sirtao
Sirtao
Dec 15, 2020

(A)micheTTo mio, se considero la pelle per ciò che è, la dovrei bocciare: invecchia, suda, acconsente che la oltraggino screpolature e cicatrici e, fuor di dubbio, è "superficiale". Di fatto, poi, è dalla pelle che imparo la mia età, nonostante io decida se invecchiare. È dal suo sudore che conosco il peso e l'odore della fatica, più che per esimermene, per accettare l'idea di essere affaticabile. E sono le cicatrici che insegnano che è importante sapere di essere stati feriti, senza, però, dimenticare che siamo guariti. C'è di più: se è attraverso la pelle che tocchiamo, allora è “toccante”. Toccante, perchè tutto ciò che sfiora, potenzialmente, la commuove. D’altronde, il tatto è un senso, proprio come quello che vorrei…

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max.marigliani
Dec 15, 2020

Quanta memoria per una pelle sola: è l'organo più grande del corpo proprio perché s'interfaccia (e ci interfaccia) col mondo lungo tutta la vita. Tiene traccia delle primavere, e di ciò che ci hanno portato in dono. E chissà perché, le poche cose belle le trovo solo ad di sotto, sottopelle, mentre le diverse, spavalde, la segnano come volessero gridarlo al cospetto della notte, nell'assolo d'un silenzio... (T)i abbraccio forte, (A)micheTTa mia...

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