Volevo Dirti Che...
- Sirtao
- 3 dic 2019
- Tempo di lettura: 1 min
🇮🇪 L'abitudine è una pianta grassa: le occorre poca acqua. Il che è comodo, finché si dimentica persino quella goccia. E incomincia il deserto. 🇬🇧
Habit is a succulent plant:
it needs little water.
So it is convenient as long as you forget
even that drop.
And the desert begins.
🇪🇸
El hábito es una planta suculenta:
necesitas poca agua
Lo cual es conveniente hasta que olvides
Incluso esa gota.
Y comienza el desierto.
🇫🇷
Habit est une plante succulente:
vous avez besoin de peu d'eau.
Ce qui est pratique tant que vous oubliez
même cette goutte.
Et le désert commence.
🇩🇪
Die Gewohnheit ist eine sukkulente Pflanze:
es braucht wenig wasser
Welches ist bequem, solange Sie vergessen
sogar diesen Tropfen.
Und die Wüste beginnt.
Sono affezionata alla quotidianità, forse perché non considero scontato ciò che è prevedibile. Giudicarla opaca o monotona è come incolpare un orologio di battere lo stesso ticchettio, dimenticando che scandisce momenti diversi, che scadono nell’arco di un secondo. Nella routine c’è una meccanicità che bada di più al funzionamento degli ingranaggi, che al miracolo che compiono. È la consapevolezza ad impedirci di agire a nostra insaputa: sapere di (V)olere. Allora, la quotidianità diventa qualcosa a cui non ci si può proprio abituare. A (T)e il mio (A)bbraccio quotidiano!
C'è molto da riflettere qui...
L'abitudine può indurre uno stato di sicurezza. Uno condizione tuttavia sottile quanto il primo strato dell'epidermide, perché basta il solo guizzo d'una perturbazione esterna per metterlo in discussione.
A me piace annaffiare costantemente, con la mia acqua, la mia pompa e il rubinetto spanato: qualora non dovesse più bastare, be', vorrà dire che il problema della siccità non risiede nel rubinetto che non ha mai smesso di zampillare, non in una apparente deficienza della pompa. Magari se ne desidera un'altra... ;-)
Un forte (A)bbraccio, (A)micheTTa mia...